Luigi Colella
Un bimbo ed un adolescente tra le prime vittime: Antonio e Bruno.
Il bimbo giocava dinanzi alla sua casa, in una piazzetta della quale la memoria è perduta; la madre lo accolse rantolante in un lago di sangue. Morì il mattino seguente: dov’era, dov’è.
la squallida stanza ove tenere, pietose mani chiusero i suoi occhi stupiti? L’adolescente fu visto, già trapassato e deposto su una carretta stancamente spinta dal dolore dell’anziano padre; e si udì lo straziante lamento della sua voce rauca: ‘È giunto per i padri il tempo di seppellire i figli!
Emilio De Vivo
Dovevano essere circa le 11 del mattino […]. Sentii il rumore di numerosi aerei che passavano alti nel cielo; mi sporsi dal davanzale senza vederli e pensai che fossero diretti come altre volte all’aeroporto. […] Per qualche minuto si allontanarono, poi di nuovo il rumore dei motori si fece più vicino, irruppe in un crescendo fragoroso; […] per un attimo non riuscii a rendermi conto di cosa stava succedendo, quando al rumore dei motori si sovrapposero improvvisi i primi scoppi.
Giuseppe La Marra
Un giorno io e mio fratello Elia andiamo a casa per mangiare qualcosa. Il pomeriggio usciamo da casa per tornare in campagna. Arrivati in mezzo alla strada, mi videro due Tedeschi e mi puntarono il mitra. Mio fratello Elia si trovava qualche metro più indietro e fece in tempo a buttarsi nel fosso che passa tra casa e la strada. A me mi portarono fuori La Porta, dove trovai tre camionette delle S.S. piene di compaesani. La sera ci portarono nella Chiesa di S. Antonio a Cassino. Dopo qualche giorno ci portarono nel carcere di Cassino […].
Antonio Vano
La sera dell’8 settembre 1943, erano le ore 19,45, dal giornale radio ascoltato nel bar della stazione, si apprese, con un freddo comunicato, che il governo italiano, con a capo il maresciallo Pietro Badoglio, aveva firmato l’armistizio con le Nazioni alleate. […] Al comunicato seguirono esultanze per la fine delle ostilità e la sopraggiunta pace. Alcuni tedeschi presenti, convinti che la cessazione delle ostilità interessasse anche loro, si unirono a noi per festeggiare. Al mattino del giorno 9, dalla Prefettura, si apprese che Cassino era stata materialmente invasa dai tedeschi.