Eusebio Grossetti
“Le cose portate via furono divise in due categorie: la prima costituita da oggetti appartenenti allo Stato Italiano e delle quali l’Abate è il Conservatore; la seconda da quelli privati del monastero. Alcuni però tra i suoi preziosi codici e placiti poterono passare per proprietà privata della Badia.”
BIOGRAFIA
(1911, Vercelli – 13 febbraio 1944, Cassino). Monaco e raffinato artista (l’ultimo miniaturista), originario di Vercelli, restò fino all’ultimo sulla linea del fuoco. Dalle pagine del suo diario, sappiamo come si prodigò, in quei giorni terribili, per assistere e salvare chi si era rifugiato in Abbazia, ma, soprattutto, con quanta cura si occupò del trasferimento, in un luogo sicuro, dell’inestimabile patrimonio artistico di Montecassino. Fu, infatti, sempre presente: le trattative e la collaborazione coi tedeschi, la catalogazione delle opere e la preparazione degli imballaggi, fino alla scorta dei convogli che le avrebbero trasportate al sicuro. Si ammalò gravemente, però, e morì poco più che trentenne, senza poter vedere mai i frutti del suo prezioso e instancabile lavoro, la fine della guerra e la rinascita dell’Abbazia.