LA PRIMA BATTAGLIA DI CASSINO

Per giungere a Roma era necessario, per gli Alleati, superare la “Linea Gustav” nei pressi della Valle del Liri. La strategia adottata prevedeva attacchi sistematici lungo la Valle del Liri con incursioni sulle colline circostanti e, in seguito allo sbarco alleato ad Anzio, di sfondare la “Linea Gustav” lasciata sguarnita dai tedeschi secondo le intenzioni delle forze alleate. 

Nonostante i primi insuccessi il Generale Clark decise di seguire il piano originario attaccando in forze le divisioni tedesche che respinsero le forze alleate provocando notevoli perdite. A questo punto l’attenzione si concentrò su Cassino e sulle colline circostanti senza, però, successi significativi. Intanto lo sbarco ad Anzio non diede i risultati sperati e mentre i tedeschi preparavano la controffensiva su Anzio le forze alleate stanziate presso Cassino dovettero riorganizzarsi non solo per riprendere gli attacchi su Cassino ma anche per contrastare l’offensiva tedesca che premeva sulle truppe sbarcate a sud di Roma.

Winston Churchill

Il X corpo d’armata britannico aveva attirato sul suo fronte il grosso dei rinforzi nemici; si decise perciò di attaccare più a nord per occupare le alture che dominano Cassino e aggirare la posizione di fianco.

“La Stampa” 26 gennaio 1944

Le avanguardie tedesche respingono gli anglo-americani nel settore di Nettuno.

“La Stampa” 13 gennaio 1944

Tentativi di sfondamento bloccati tra la Casilina e Monte Maio.

“La Stampa” 19 gennaio 1944

Batterie pesanti ed aerei da combattimento veloci germanici hanno battuto ieri ammassamenti di truppe e una posizione di artiglieria de nemico nelle zone di Cassino e Venafro.